“Milano è un enorme conglomerato di eremiti”
Eugenio Montale
Come ogni aprile arriva l’appuntamento annuale con il Salone del Mobile [1], il Salone Satellite e il Fuorisalone. Con questo post interrompiamo per questo mese il nostro studio/ricerca sull’exhibition design dal titolo “Esporre #”, per proporvi (all’interno di un panorama ornamentale) due mostre della Triennale di Milano. Mostre che abbiamo visitato ed apprezzato nell’allestimento espositivo.
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La prima nostra dal titolo LIGHT is TIME è presentata dal brand giapponese Citizen che espone per la prima volta al Salone del Mobile di Milano. Il concept dell’allestimento è riassunto nella frase “Il Tempo è luce. La Luce è tempo”. Nella sala espositiva della Triennale, in uno spazio rilevante, il visitatore viene accolto da circa 80.000 “piani di proiezione” fatti con le platine dell’orologio (la base strutturale dell’orologio). Dalla planimetria dell’allestimento emergono tre zone – collegate tra loro – che narrano l’universo di Citizen : 1] Le origini 2] I componenti 3] Gli orologi. La pianta dell’esposizione a navata con abside circolare avvicina lo spettatore ad un immaginario sacrale dove una sinfonia di luci e piccoli componenti, riempiendo lo spazio, segnano e accompagnano il percorso del visitatore. Il progetto allestitivo prende spunto dalla tecnologia brevettata da Citizen dell’Eco-Drive. Un sistema di carica dell’orologio a luce solare o artificiale, che elimina il bisogno di batterie evitando l’utilizzo di sostanze altamente inquinabili durante la lavorazione del prodotto. Il progetto d’allestimento è ad opera dello studio parigino DGT (Dorell.Ghotmen.Tane/Architects).
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La seconda mostra dal titolo The Art of Living è presentata dal Corriere della Sera Interiors Magazine. La mostra è dedicata alla relazione tra design e spazi della casa. Dieci scenari domestici che vedono dialogare il mondo dell’arredamento con installazioni create ad hoc da cinque artisti italiani : Nicola Gobbetto, Paolo Gonzato, Marco Andrea Magni, Alice Ronchi e Francesco Simeti. La mostra inizia con un’installazione sponsorizzata dal brand Volvo dal titolo Volvo Cloud Installation. Una nuvola bianca, sulla quale vengono proiettate delle immagini, è il punto di partenza della mostra.
Successivamente si passa al corridoio che accompagnerà il visitatore a scoprire i 10 scenari del mondo dell’arredamento. Scenari che sono stati tradotti in dieci “scatole aperte” – che ricordano le scatole porta bijoux – con l’illuminazione posta internamente alla sottile cornice che inquadra le scatole. La cornice, inoltre, nella parte alta diventa un pannello grafico che comunica il titolo dello scena, il nome dell’artista e del designer (per esempio, Home office, Living, Kitchen, Patio, In&out). Le 10 “scatole aperte” sono intervallate da spazi con sedute munite di schermo informativo. Il progetto d’allestimento è ad opera dello studio milanese Migliore+Servetto Architects.
[1] Il Salone del Mobile nasce nel 1961, diventando internazionale a partire dal 1967.
Sull’Argomento…
Luigi Settembrini, Vergani Guido (a cura di), Made in Italy? 1951-2001, Milano, Skira, 2001.
Andrea Branzi, Introduzione al design italiano, Milano, Baldini&Castoldi, 1999.
Ugo La Pietra, Domesticarte. Ambienti e oggetti per abitare con arte, Firenze, Alinea, 1990.